Archeologia: firmato il nuovo protocollo sul patrimonio culturale subacqueo tra i Ministeri del Mare e della Cultura, ecco le novità.
Firmato ad Agrigento un protocollo di intesa per la collaborazione in materia di conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo tra i Ministeri per la Protezione civile e le Politiche del mare e il Ministero della Cultura.
A siglare l’intesa sono stati il Ministro Nello Musumeci e il Ministro Gennaro Sangiuliano.
Ecco quali sono tutte le novità presenti all’interno di questo accordo.
I punti salienti dell’accordo, che avrà una durata triennale e potrà essere rinnovato o modificato, prevedono la collaborazione per:
“Con la sottoscrizione dell’odierno protocollo, il governo nazionale compie un ulteriore significativo passo verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo: sia di quello recuperabile, da esporre negli spazi museali, sia di quei reperti destinati a restare sommersi ed affidati, come per i secoli passati, alla gelosa custodia del mare. I due Ministeri metteranno insieme competenze e passioni che, con il contributo delle regioni interessate, ci consentiranno di accendere nuovi riflettori su un patrimonio ancora non del tutto conosciuto e valorizzato. Consacrare questo impegno nella città di Agrigento, culla di civiltà nella terra del mare per eccellenza e capitale della cultura per il 2025, ci è sembrata la scelta più naturale”, ha detto il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.
“Nel mare abbiamo la mappa della nostra storia. La nozione di patrimonio culturale subacqueo, che fa riferimento a tracce di esistenza umana, è destinata ad assumere una sempre maggiore rilevanza. La nostra storia, come Nazione italiana, si compie al centro del Mediterraneo, dalla magna Grecia al mondo romano, fino alle ultime vicende geopolitiche che ci confermano il valore culturale di questa posizione. Il protocollo rappresenta un momento importante nell’ambito della stretta collaborazione tra i due Ministeri e consentirà un lavoro proficuo nell’individuazione, nella difesa e nella promozione di quello straordinario patrimonio culturale che, per gli eventi della storia, è finito sott’acqua. A noi il compito di continuare l’attività di ricerca e studio di quei veri e propri tesori di arte che ancora sono nascosti dal mare e dalla sabbia e che, ogni volta che vengono disvelati, raccontano la ricchezza e la vastità degli scambi commerciali, culturali e religiosi alla base di quella civiltà del mediterraneo di cui c’è ancora molto da scoprire”, ha dichiarato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.